Egregio Presidente dell’Automobile Club Italia,
rispondo solo ora alla Sua cortese comunicazione, in quanto immagino sarà stato molto preso dall’evento che si è appena concluso.
E’ per me un piacere poterLa incontrare, in modo da poter verificare con qualche sommario dato alla mano il ritorno economico del Gran Premio appena terminato, in modo da poter dare un contributo fattivo al futuro del circuito monzese.
In particolare, la perdita economica della gestione a cui viene fatto fronte con le tasse automobilistiche e i contributi regionali, viene spesso compensata nel dibattito politico con l’indotto generato dal Gran Premio. Non mi pare ci siano tuttavia studi in merito al reale ritorno economico di una iniziativa, che dura solo qualche giorno. Potreste in tal senso, per esempio, finanziare un’attività di ricerca in modo da dare certezza al dibattito.
Concordo che il circuito debba essere considerato una risorsa da valorizzare, ma occorre trovare forme e modi che non siano a carico del contribuente, o qualora lo fossero che possano effettivamente generare un effetto moltiplicatore per lo sviluppo del territorio e in particolare per Monza e la Brianza.
Del resto nemmeno la cena di gala è stata fatta alla Villa Reale che insieme al Duomo e al circuito sono i simboli cittadini. Sono convinto che quelle risorse potrebbero essere meglio spese, nell’interesse della comunità locale, con uno sviluppo del turismo più distribuito nell’arco dell’anno e con il tributo all’industria automobilistica che nei prossimi anni dovrà sicuramente confrontarsi con rivoluzionarie innovazioni come la trazione elettrica e la guida autonoma.
Attendo un suo riscontro per poterci confrontare su questi argomenti in modo che il nostro ruolo possa essere effettivamente utile e non solo strumentale alla competizione politica.