Rimuovere il “casello della vergogna” alla barriera di Agrate della tangenziale est, che ogni giorno tartassa migliaia di lavoratori pendolari, studenti e tutti quei cittadini brianzoli che dal lecchese e dal vimercatese si devono recare a Milano.
È questa la proposta del consigliere regionale del M5S Marco Fumagalli, che ha presentato un ordine del giorno al bilancio, in discussione in consiglio regionale la prossima settimana, che chiede a Regione Lombardia di dare indicazioni a Milano Serravalle, di cui è azionista di maggioranza, di ridurre il proprio utile a vantaggio della rimozione del casello.
Anche perché, come spiega il nostro portavoce nel video girato questa mattina per alzare l’attenzione su questa situazione indecente che va avanri dal 1975, c’è il forte dubbio che il pedaggio e i continui aumenti servano a Serravalle Spa per finanziare le perdite di Pedementoana.
Insomma, questi cittadini che avrebbero bisogno soprattutto del prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate, vengono usati come bancomat per un’opera inutile, costosa e devastante per l’ambiente.
Le stime di spesa a pendolare sono folli: cento euro al mese, mille euro all’anno. E’ così che Regione Lombardia vuole sostenere i giovani e i lavoratori precari?
Il presidente Fontana in campagna elettorale ha partecipato alla manifestazione dei sindaci al casello dopo l’ennesimo aumento del pedaggio e ha dichiarato di “abbattere il casello di Agrate” in caso di sua elezione. Ora il tempo delle chiacchiere è finito, e se il governatore lombardo non convergerà sulla nostra ragionevole proposta vorrà dire che sarà complice di questo prelievo forzato ai danni dei suoi cittadini.
Caro Fontana, mandiamo in pensione il casello di Agrate o ti rimangi la promessa?