Il Presidente Fontana nel suo discorso di presentazione del programma di Governo non ha fatto nessun riferimento alla vicenda della Pedemontana. Eppure è un’opera costosa quanto inutile che l’ex Presidente Maroni dichiarava di voler portare a termine. Qual è la posizione della nuova amministrazione regionale? Anche perché l’eredità lasciata dalla gestione precedente è molto pesante. Dalle notizie di stampa si è appreso alla fine dello scorso anno che nell’ordine:
le banche finanziatrici hanno dato la disponibilità a trasformare il prestito ponte che ha salvato la Pedemontana dal fallimento in un mutuo da 200 milioni con scadenza nell’anno 2034;
Il finanziamento concesso dalle banche è stato “garantito” da una lettera di patronage firmata dall’ex Presidente Maroni;
Pedemontana a fine gennaio 2018 ha deciso di rescindere il contratto con Strabag che vanta una montagna di riserve richieste per lavori già eseguiti;
a fine marzo 2018 sembra che Strabag abbia citato in giudizio Pedemontana per chiedere i danni;
per terminare Pedemontana servono 5 miliardi di euro e comunque ora i lavori sono sospesi e la continuità aziendale è a rischio.
Nell’attesa di valutare l’effetto dell’operazione Pedemontana sui bilanci delle società che la controllano come ASAM e Serravalle, ho provveduto a richiedere un accesso agli atti per comprendere meglio cosa si cela dietro le notizie di stampa, e quali potranno essere gli effetti sul bilancio regionale e sulle tasche dei cittadini oltre che dei lavoratori interessati.
