Il 18 ottobre 2017 presentavo interpellanza sul project financing del cimitero chiedendo:
se l’Amministrazione comunale non ritiene di dover richiedere un parere alla Corte dei conti della Lombardia ex art. art 7 comma 8 legge 5 giugno 2003 n 131 al fine di conoscere, in carenza di precisa normativa, se la procedura di project financing per i servizi cimiteriali è ammissibile;
in base a quale articolo della legislazione vigente l’organo di revisione contabile ha “preso atto” di quanto sotto descritto e non ha presentato il consueto parere previsto come obbligatorio ex art. 239 del TUEL, non ottemperando in tal modo alla legge e lasciando nell’incertezza il consiglio comunale;
se l’Amministrazione intende richiedere il parere ai revisori dei conti oppure la richiesta dovrà essere inoltrata alle competenti autorità affinchè provvedano di conseguenza;
Naturalmente l’assessore in consiglio comunale rispondeva che non era necessario nessun parere.
In data 30 ottobre 2017 scrivevo ai Revisori dei Conti:
Quindi si rende noto che, essendo il sottoscritto in procinto di esporre il caso (di codesto “project financing”) alle competenti autorità, in mancanza del prescritto parere, con adeguata motivazione, verrà segnalata l’anomala forma del parere stesso, considerandolo come non apposto, in quanto non idoneo a supportare l’atto amministrativo e la formazione della volontà dei consiglieri comunali che hanno il diritto di ricevere il parere prescritto dall’art. 239 del TUEL.
Ora i revisori hanno emesso un parere non favorevole e l’amministrazione comunale presenta la seguente delibera da approvare questa sera in Consiglio Comunale:
– su tale questione, veniva quindi scambiata numerosa corrispondenza, agli atti del Comune, tra i revisori e gli uffici;
– in data 17/11/2017 il presidente del collegio chiedeva la trasmissione di ulteriore documentazione integrativa e, senza attendere il ricevimento della stessa, in data 20/12/2017 il collegio esprimeva un parere negativo, per carenza documentale, sulla proposta di delibera già approvata dal Consiglio comunale (n.d.r. di tutto ciò non è mai stata fatta menzione dall’Assessore Bertoni o da altri nelle Commissioni pur avendo trattato del project financing e gli effetti sul bilancio);
– allo stato nessun bando di gara è stato pubblicato;
– si intende, completate le necessarie verifiche, confermare la volontà di attuare la gestione cimiteriale anche attraverso la formula del project financing, nelle forme e nei modi consentiti dalla legge, nell’ambito del principio di separazione tra i poteri di indirizzo e controllo, di competenza del Consiglio comunale, e quelli gestionali, di competenza dirigenziale;
Il problema è che il project financing per i servizi cimiteriali non è ammissibile dalla normativa vigente, è che alla base del project financing c’è che la ditta proponente ha il diritto di prelazione al termine della procedura. Insomma è favorita nell’aggiudicazione. Dato che nel project financing il corrispettivo del servizio deve essere pagato dagli utenti e non dal Comune, l’effetto è che ai cittadini tutto questo costerà di più a causa dell’applicazione dell’IVA. Quindi una procedura sbagliata viene fatta pagare ai cittadini. E l’amministrazione comunale dichiara di voler “attuare la gestione cimiteriale anche attraverso la formula del project financing”.
Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni dell’Assessore Bertoni, i cittadini prendano atto di quanto sopra come le altre forze politiche e decidano se essere complici del malgoverno oppure se è il caso di cambiare rotta aderendo alla nostra richiesta.