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BRUGHERIO: SURREALE CITTADINA AD EST DI MILANO

Brugherio è stata la città da cui Silvio Berlusconi ha costruito il suo impero con la costruzione dell’Edilnord, ma rischia ora di passare alla notorietà per il disastro in cui l’attuale amministrazione l’ha portata.
La commissione Bilancio di Lunedì è stata surreale. L’assessore ha difeso il project financing del cimitero per i quali i revisori hanno dichiarato “presa senza il parere obbligatorio dei revisori dei conti…. Ed è quindi illegittima”. Ognuno può difendersi come vuole ma la presa di posizione dei revisori a seguito di mia richiesta di chiarimenti è incontrovertibile. Aggiungo che l’atto emesso senza il parere obbligatorio è un atto inesistente o nullo. Molto semplicemente il consiglio comunale è stato invitato a prendere i relativi provvedimenti che non possono che consistere nella revoca dell’atto. Se l’atto è legittimo come asserito dall’assessore Maino, che si provveda alla immediata indizione della gara. Se non interviene la revoca nel più breve tempo possibile sarà mia cura avvisare le competenti autorità.
La conferma che gli atti amministrativi del Comune sono mal istruiti è data dalla mancata iscrizione a Bilancio dei 10 milioni di euro dovuti dalla Brianzacque al Comune per cui è in corso una controversia. Queste somme devono essere iscritte a bilancio e opportunamente svalutate come richiesto dal sottoscritto con una mozione in consiglio comunale (in cui si chiedeva anche di proporre una transazione) e accolto dai Revisori dei Conti. Le giustificazioni date dall’Amministrazione comunale sono state veramente surreali e sembra che non si voglia tenere conto della raccomandazione dei revisori. Nel complesso se aggiungiamo tutta la vicenda del Piano del Centro, con l’esposto pendente presso la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti esce una fotografia di una città in cui la prossima amministrazione avrà delle belle “gatte da pelare”. Si eredita una città in una situazione difficile. In questo contesto il fatto che ad aver chiesto le dimissioni dei due assessori alla partita siano stati solo i due consiglieri Fumagalli e Assi rende ancora più grave la situazione. Ma gli altri consiglieri di opposizione si sono resi conto della situazione? Si rendono conto della bufera che ci sarà tra non molto e che graverà sulla successiva amministrazione? Sono preparati a tutto ciò? Oppure pensano di comportarsi nello stesso modo? Hanno ancora intenzione di andare fina in fondo al Piano del Centro o hanno fatto marcia indietro? Noi del Movimento 5 Stelle andremo avanti fino alla revoca del Piano del Centro e contrasteremo con ogni mezzo ogni atto illegittimo di questa amministrazione. Per questo ribadiamo la necessità delle dimissioni degli assessori Bertoni e Maino e ci auguriamo che anche gli altri colleghi della minoranza siano della stessa opinione. Altrimenti non resta che sensibilizzare il corpo elettorale sulla necessità di distinguere tra chi è in grado di correttamente interpretare la legge e chi la interpreta in modo “surreale”.

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