E’ noto che la Sanità lombarda del valore complessivo di circa 19 miliardi è per il 40 % di appannaggio del privato. Basti pensare che la quota arriva addirittura al 90 % nelle RSA che sono quindi di prevalente natura privata. Secondo un recente studio del Sole 24 Ore la sanità privata beneficia anche delle attività con maggiore marginalità lasciando al settore pubblico la gestione delle prestazioni meno profittevoli. Questo è evidente se si pensa alla crescita che ha avuto l’industria privata lombarda a partire dall’epoca formigoni ad oggi. La crescita del privato è stata esponenziale ed è stata fatta in danno ai cittadini lombardi che si ritrovano una sanità eccessivamente ospedalizzata e scarsamente presente sul territorio. La scelta di puntare sugli ospedali privati è il frutto di una politica elettorale che traeva i suoi benefici da un sistema che tramite l’accentramento ospedaliero permetteva maggiori margini economici a discapito della tutela della salute. D’altronde sono le inchieste e la condanna a Formigoni a sentenziare quanto detto. Il danno ai cittadini sia chiama medicina territoriale inesistente, e cioè i medici di medicina generale abbandonati a loro stessi e la mancata attivazione dell’infermiere di famiglia. Lo schema era di impedire prevenzione e medicina di territorio per mandare a fare le visite negli ospedali e ambulatori privati. Tutto questo è stato duramente pagato nella gestione dell’emergenza COVID. A dimostrarlo i numeri: al 29 marzo i numeri di terapia intensiva nelle strutture pubbliche erano 1.092 mentre nel privato erano 399. I posti letto messi a disposizione del pubblico sono 26.616 mentre nel privato sono 9.817. E’ chiaro che la maggior parte dello sforzo è stato sostenuto dalla sanità pubblica mentre il privato ha sempre beneficiato di lauti guadagni prima, e ora ogni sforzo che viene effettuato dal privato viene lodato come se avesse salvato il Mondo. Tra l’altro a precisa domanda se nella sanità privata ci sono ancora capacità residue per combattere il COVID 19 e se ci sono posti in regime di insolvenza non è stata data nessuna risposta. Questa tragedia rappresenta una importante linea di demarcazione: se Fontana è costretto a lasciare per i danni che ha causato ci sono possibilità di invertire la rotta circa il rapporto pubblico – privato. Altrimenti se accadrà come con Formigoni che la Giunta Fontana viene “assolta” dagli elettori il sistema sanitario lombardo diventerà il modello a cui si ispirerà un futuro governo di centro destra a carattere nazionale.