La TARI che pagano i monzesi è la più alta della Brianza e il dato è inconfutabile confrontando le delibere di approvazione delle TARI per i principali Comuni brianzoli. Dato che la TARI che pagano i monzesi è di gran lunga superiore a quella degli altri Comuni è evidente che il motivo è da attribuire al contratto di igiene urbana che è appaltato alla Sangalli e più in generale dell’incapacità della politica monzese a risparmiare sulla voce di spesa maggiore per il Comune. D’altronde che il contratto vigente viziato da corruzione, sia oltremodo vantaggioso per la ditta Sangalli è testimoniato dalla gestione commissariale disposta da ANAC. La responsabilità di questa situazione è in primo luogo della Giunta Scanagatti che anziché risolvere il contratto con la Sangalli lo ha prorogato e transato per 4 “soldi”, e della Giunta Allevi che ha proseguito sulla strada tracciata dal suo predecessore per il mantenimento del contratto con Sangalli e una gara che prevedibilmente si sarebbe trasformata in un “pantano”. Stupiscono quindi le parole dell’Assessore Sassoli che tende a negare che Monza abbia un costo per abitante di quasi il 45 % maggiore della media degli altri Comuni brianzoli. Evidentemente l’Assessore non ha studiato la documentazione! E i risultati si vedono! E soprattutto li sentono i monzesi e le loro tasche. Comunque qualora non fossero chiari i dati e le modalità di gestione sono disponibile al confronto. In particolare per arrivare alla revoca della gara indetta e procedere con la creazione di una società pubblica che possa portare una riduzione della TARI di quasi il 50 %. Mi auguro che i monzesi si sveglino e facciano sentire la loro voce per una TARI più equa. Un contratto di appalto eccessivamente oneroso come quello attualmente in essere non è solo un danno economico per i monzesi ma un rischio per la tenuta politico sociale dell’intera Brianza.