GAME OVER!!!!
La giornata di ieri si è conclusa con un nulla di fatto e gli ulteriori giorni che Mattarella ha concesso, con fastidio, alle forze politiche per chiarirsi non sono altro che la prosecuzione dell’agonia della legislatura. Dubito fortemente che si possa uscire da questa crisi che è molto più ampia di come appare e il volto cupo di Mattarella ne è la evidente rappresentazione. Salvini ha consesso disponibilità al Movimento 5 Stelle. Al di là dell’urgenza di trovare una struttura sanitaria in grado di accogliere il leader della Lega per un lungo periodo di degenza, la risposta non può che essere la pernacchia alla Totò e il gesto dell’ombrello. Ormai da Salvini prende le distanze anche sua mamma. Il PD ha presentato 5 punti programmatici. Quello relativo al “pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento” è talmente vago che chi non si riconoscesse dovrebbe essere denunciato per attentato alla Costituzione. Il Movimento 5 Stelle ha risposto con 10 punti programmatici. Per brevità prendo in considerazione solo 2 a me tanto cari e fondanti del Movimento 5 Stelle stesso: il sesto su “Autonomia differenziata e riforma enti locali. Va completato il processo e avviato un piano di cancellazione degli enti inutili” e il decimo sulla “tutela dei beni comuni. Dalla scuola all’acqua pubblica fino alla sanità”.
Il Movimento 5 Stelle è da sempre per l’abolizione delle Province. La Lega vorrebbe addirittura tornare alla elezione diretta dei suoi rappresentanti e il PD non si capisce. Ma dato che le Regioni che dovrebbero poi organizzare al loro interno le funzioni potrebbero ben reintrodurle con legge regionale, che senso ha una proposta del genere se non è ampiamente condivisa? Verrebbero cancellate dalla Costituzione e reintrodotte da una legge regionale (sicuramente in Lombardia). Il PD è veramente disposto ad approvare la legge Daga sull’acqua pubblica? Dato che è il mio campo vi dico assolutamente di no!!! La proposta di Federica Daga è la più avanzata possibile per far ritornare l’acqua un bene “indisponibile” e non un business. Tutte le imprese private e pubbliche sono contrarie a questa proposta e difficilmente il PD vorrà sconfessare Confindustria e tutti i Presidenti di società pubbliche che vivono di emolumenti e dispensano consulenze a tutti i grandi elettori del PD. Quindi le possibilità di trattativa le vedo difficili a cominciare dal taglio dei parlamentari che richiedendo di riorganizzare le circoscrizioni elettorali non è una cosa che si risolve in poco tempo. Quindi i giorni che Mattarella ha concesso in più sono solo per l’organizzazione del funerale della legislatura. Ben avrebbero potuto i partiti sentirsi e arrivare da Mattarella con qualcosa di concreto. Il problema più grosso è che la campagna elettorale verrà fatta da leader in disarmo. Per Salvini è evidente che non è in grado di gestire nemmeno le situazioni più semplici, Di Maio è al secondo mandato e quindi al termine della sua carriera politica, Renzi è rientrato in gioco sconfessando Zingaretti il quale non si è ancora accorto di essere il segretario del PD (partito che sembra sull’orlo di una scissione). Mattarella non potrà che raccomandare alle forze politiche di trovare dei leader all’altezza che redigano dei programmi seri da sottoporre al corpo elettorale per le prossime elezioni.