Il Consiglio regionale ha votato contro la proposta di finanziamento della riqualificazione della Milano-Meda presentata attraverso un emendamento del Movimento 5 Stelle al bilancio di previsione 2019-2021. E’ chiaro che Regione Lombardia non ha nessuna intenzione di riqualificare un’arteria, con enormi volumi di traffico, che potrebbero essere sottratti a Pedemontana per il tratto da realizzare. Insomma, i poteri forti che premono per il completamento della Pedemontana per poter lucrare sulle tariffe autostradali mal digeriscono la realizzazione di un’opera che vi si pone in parziale concorrenza.
La riqualificazione della Milano-Meda è un’opera di semplice e rapida realizzazione dal costo contenuto – previsto in circa 150 milioni. Se i lavori iniziassero adesso a partire dalla progettazione, al massimo nel 2023 l’arteria avrebbe un tangibile miglioramento nella circolazione. E’ evidente che Regione Lombardia considera gli automobilisti che stanno in coda sulla Milano-Meda alla stregua di pecore da tosare e da offrire in sacrificio a Pedemontana. Del resto si tratta di scelte puramente politiche. La progettazione completa dell’opera costerebbe 5 milioni di euro. La stessa cifra che è stata stanziata per finanziare il Gran Premio di F1 di Monza. E’ chiaro che le priorità politiche della Giunta regionale lombarda sono al totale traino dei poteri finanziari e industriali, mentre i cittadini possono aspettare in coda per fare le visite negli ospedali e gli automobilisti su strade vetuste che necessitano di importanti riqualificazioni. E’ bene che gli elettori si ricordino delle priorità delle forze politiche alle prossime elezioni. E, se a Monza arriverà la linea metropolitana è perché il Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni ha preso quasi il 33% dei consensi.
La Lega invece – che governa in Lombardia da anni –spinge per la realizzazione della TAV in Piemonte ma non ristruttura le strade in casa sua per favorire gli amici delle banche e i costruttori. Più chiaro di così.