Trovo veramente singolare dover apprendere dalla stampa che l’ANAC avrebbe inviato due comunicazioni al Comune in data 12 novembre e 20 dicembre nelle quali indica il “percorso per superare l’impasse” e “risolvere questa vicenda in mezzo minuto”, senza che si possa avere il contenuto di queste missive. Trasparenza e partecipazione significa mettere a disposizione le opportune informazioni per valutare l’operato dell’amministrazione, ma evidentemente sono concetti che non sono di casa dalle parti di della Giunta Allevi. Se, come sembra probabile, la soluzione consiste nell’aggiudicare l’appalto, viene spontaneo chiedersi perché l’amministrazione comunale non procede immediatamente a sottoscrivere il contratto.
Tralasciando l’ipotesi che qualcuno voglia continuare a svolgere il servizio mediante la proroga con l’impresa Sangalli, è ragionevole pensare che l’Amministrazione possa ritenere fondate le doglianze dei ricorrenti al TAR avverso la procedura di gara e che si tema di dover rifondere eventuali danni da mancata aggiudicazione ai predetti ricorrenti, danni consistenti nel danno da mancato guadagno (da quantificarsi in modo specifico) oltre che nel danno curriculare che, in un appalto milionario di questo tipo provocherebbero un vero e proprio disastro per le casse comunali
A questo punto la proposta di revocare la gara in questa fase appare la più ragionevole. In questo caso, oltre a garantire la migliore soluzione per la gestione del servizio, provocherebbe un risarcimento danni a favore dei partecipanti alla gara consistente nella sola rifusione dei costi di partecipazione alla procedura.
Credo che sia opportuno da parte di tutti invocare trasparenza e partecipazione su di un tema così delicato per le tasche dei monzesi, evidenziando tutte le prospettive possibili compresa la possibilità della revoca della gara e la convenienza economica dell’affidamento ad azienda in house.