Appare curiosa la vicenda di ORAC l’organismo anticorruzione voluto da Fontana al posto di ARAC: è stata costituita con la presenza di un colonnello dei Carabinieri che ha ottenuto il parere contrario dal Comando Generale dell’Arma a ricevere l’incarico. La stessa cosa è avvenuta per il generale della Guardia di Finanza Iodice, il quale ha però subito rinunciato alla designazione. Nessuna notizia invece per il Colonnello dei Carabinieri che ricevuto in data 11 ottobre 2019 anche il diniego da parte del Ministero della Difesa non ha ancora svelato il mistero di come si possa assumere un incarico a fronte del diniego di Comando Generale e Ministero. Ma la cosa più incredibile è che fatta rilevare l'”incoerenza” del comportamento del Colonnello, la Regione non ha fatto nulla. Alle tante nostre sollecitazioni in merito a dei chiarimenti solo uno scaricabarile tra i piani alti della Regione. Per un organismo che dovrebbe avere nel suo DNA trasparenza e tutela della legalità non è certo un bel biglietto da visita. Il problema c’è e nessuno dice come risolverlo. Eppure sarebbe semplice basterebbero le dimissioni del Colonnello dall’incarico oppure la richiesta di aspettativa o di comando. Tutte soluzione che determinano l’incasso di un solo stipendio e non del doppio. In linea come per tutti gli italiani che si guadagnano un solo stipendio (tranne i disoccupati ovviamente). Ma allora ORAC serve per combattere la corruzione o per distribuire compensi a coloro che già di lavoro dovrebbero combattere il malaffare? E dire che il comitato nomine aveva detto che prima di assumere l’incarico si doveva attendere autorizzazione del Ministero. E poi Fontana si lamenta se la magistratura gli manda un avviso di garanzia per la nomina di Marsico. Se non vuole ascoltare noi, che almeno ascolti i suoi quando dicono che servono le autorizzazioni…….