Le autostrade lombarde che fanno capo a CAL (concessionaria autostrade lombarde) sono lo specchio del fallimento della politica lombarda e del modello “guadagna il privato e paga il pubblico”.
Il risultato di esercizio della TEM (Tangenziale Est Milano) è stato in perdita di 23 milioni di euro (su 60 milioni di ricavi) e per tirare a campare il solito pool di banche ha elargito un finanziamento di 950 milioni di euro. Pur essendo i ricavi in crescita si è ben lontani da un pareggio economico nonostante un finanziamento pubblico di 330 milioni di euro. Ovvio che i soci che possono, cercano di scappare.
Peggio ancora è andata a BREBEMI con una perdita di 37 milioni di euro su di un fatturato in crescita del 26 % pari a 78 milioni di euro. Addirittura l’assemblea straordinaria del 7 maggio 2018 ha deliberato di ripianare le perdite risultanti dal bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017 pari a complessivi Euro 61.753.347 mediante riduzione del capitale sociale della Società , da Euro 175.089.679 ad Euro 113.336.332 a completa coperture delle predette perdite.
In pratica nel giro di uno o al massimo due anni il patrimonio netto si azzera e i soci devono mettere mano al portafogli. Queste sono le due realtà autostradali private che Regione Lombardia ha deciso di mettere in campo erodendo altro suolo mediante il sistema del project fnancing.
Non solo i piani finanziari non sono rispettati segno che chi ha fatto le previsioni e deciso gli investimenti non aveva una minima capacità di analisi, ma andrebbero ben analizzate le operazioni con le parti correlate ed in sostanza i rapporti con gli istituti finanziari che sembrano essere gli unici a guadagnarci.
Ben più grave è l’atteggiamento di Regione Lombardia che ha dato le concessioni autostradali a TEM e BREBEMI, tramite la sua società CAL (Concessioni Autostradali Lombarde), a fronte dei risultati disastrosi senza trarne nessun insegnamento.
Infatti, nonostante la tragica situazione di queste società, si prevede di compiere un ulteriori scempio con Pedemontana, per la quale stante la gravità della situazione occorre dedicare un capitolo a parte.