L’assessore Gallera può mettersi il cuore in pace che Renzi al Governo è una sciagura per chiunque e quindi non corriamo questo pericolo fino a quando la maggioranza relativa in Parlamento sarà pentastellata. Quanto all’affermazione che la Ministra Grillo“ci impedisce di assumere gli infermieri ed i medici che servono nei nostri ospedali” non è vera perché dopo 10 anni finalmente sono state sbloccate le assunzioni con il decreto Calabria. Tanto che in Lombardia ci saranno a disposizione 15 milioni nel 2019 e 24 milioni nel 2020 per nuovo personale nella Sanità. Quanto poi all’affermazione “ci impedisce di riconoscere alle strutture ospedaliere private accreditate il giusto budget per curare i lombardi”, voglio ben sperare che le maggiori risorse che il Ministro Grillo ha previsto per la Lombardia per il 2019 in aggiunta a quanto già previsto (ben 331 milioni netti), vadano esclusivamente alla Sanità pubblica lombarda. Noi di certo non diamo i soldi alle Regioni per far arricchire qualche privato imprenditore della Sanità. Nella relazione all’assestamento di Bilancio approvata in Consiglio Regionale in data 26 luglio si legge chiaramente: “Con Intesa del 6 giugno 2019 è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni… con un incremento complessivo di 331,1 milioni rispetto a quanto stanziato in sede di bilancio di previsione… La variazione di bilancio complessiva “figurativa” è invece pari a 452 milioni proprio perché deve tenere conto, della necessità di rappresentare e contabilizzare integralmente i valori di mobilità sanitaria attiva e passiva. Questo dato sarà sfuggito come del resto la richiesta di capire perché ci sono centinaia di milioni di euro di “disallineamenti contabili”, nei bilanci della ASST e ATS, riferiti sembra proprio alla mobilità regionale, di cui nel bilancio consuntivo 2018 nulla si cita. Infine mi auguro di trovare al rientro delle ferie un aggiornamento alla statistica delle adesioni alla riforma della cronicità. Possibile che nell’efficiente lombardia l’ultimo dato disponibile sia del 29 ottobre 2018 con un’adesione del 9,61 %? Evidentemente per qualcuno l’interesse principale è di “riconoscere alle strutture ospedaliere private accreditate il giusto budget”, magari affidando al privato la gestione della cronicità come previsto dalla Legge di riforma della sanità lombarda del 2015.