Sul personale precario Regione Lombardia è completamente sorda rispetto alle esigenze dei lavoratori della sanità.
La bocciatura dei due emendamenti presentati oggi in commissione sanità, uno sul personale ex Croce Rossa e l’altro in attuazione del decreto Calabria per la stabilizzazione, sono uno schiaffo ai tanti precari e alla normativa vigente.
E’ incredibile come Regione Lombardia eluda le norme a tutela dei lavoratori così frequentemente.
Con gli emendamenti bocciati si chiedeva semplicemente l’attuazione del decreto Calabria nella parte in cui dispone che fin da subito è possibile assumere i dipendenti delle ditte in appalto tramite l’internalizzazione dei servizi. Ovviamente nel rispetto delle norme di legge sulle assunzioni che prevedono anche la riserva dei posti a chi è precario.
In Lombardia ci sono per esempio oltre 1.250 lavoratori assunti con contratto di somministrazione che costano circa 50 milioni all’anno di cui oltre un milione è il gaudagno delle agenzie interinali. Dando attuazione al decreto Calabria come abbiamo richiesto è possibile assumere da subito questi 1.250 lavoratori e utilizzare quanto dato all’agenzia di lavoro interinale per assumere altro personale.
Evidentemente Regione Lombardia preferisce spendere soldi in servizi esternalizzati che provare a internalizzarli con una pianificazione ad hoc e veneri incontro alle esigenze dei lavoratori precari.