L’incontro che si è avuto in data odierna presso l’ASST di Vimercate ha contribuito a chiarire, ma non avevamo dubbi in merito, che il problema dell’offerta di servizi pubblici sanitari in Brianza è una forte criticità che presenta la sua punta dell’iceberg con quello che viene definito il problema dei “confini delle ASST di Monza e Vimercate”. In realtà il problema è quello evidenziato da tempo dell’Ospedale di Monza che tende a fagocitare le altre strutture, impoverendo l’offerta di servizi territoriali. La prova evidente è la situazione dell’Ospedale di Desio che risulta impoverito rispetto ai tempi in cui veniva così definito “Desio ospedale gioiello e di Vimercate gemello”. In compenso sembra godere di “buona salute” la struttura di Vimercate che attira addirittura, un 28 % di pazienti dalla ATS Metropolitana. Se consideriamo poi che i collegamenti pubblici con l’Ospedale sono inesistenti, è chiaro che è un risultato eccezionale. Possiamo solo immaginare che il 68 % di utenza, residente in ATS Monza sia in buona parte di provenienza della Brianza Ovest. Appare scandaloso che l’Assessore Gallera non abbia ancora prodotto i dati della mobilità territoriale in forma di dettaglio. E’ ovvio che nei database delle strutture ospedaliere c’è la residenza degli assistiti, e quindi non si capisce cosa si aspetti a fare una estrazione dei dati e relativa analisi. In qualsiasi caso l’Ospedale di Vimercate è un ente di rango che deve essere ulteriormente potenziato in modo da divenire “gioiello e gemello” di Desio. La preoccupazione di essere fagocitati da Monza nell’ipotesi si dovesse arrivare ad una ASST unica è secondo noi da escludere se si vorrà dare a Monza la piena vocazione ad istituti di ricerca in modo da focalizzarsi sulle sue eccellenze e poter essere beneficiario di finanziamenti aggiuntivi, oltre a poter essere uno strumento di sviluppo per il territorio. Mi auguro che su questa questione l’Assessore Gallera voglia rispondere al più presto, essendo la mia interrogazione sulla questione data 17 ottobre 2018.