La legittima posizione del Comune di Limone del Garda che vuole tutelare l’acqua pubblica rispetto ad un modello di acqua dei partiti permette una riflessione di maggiore portata. La legge regionale che prevede aggregazioni su base provinciale con società pubbliche, nasconde dietro al concetto di acqua pubblica la volontà dei partiti di sottrarre la gestione di un bene comune dal controllo pubblico e dei cittadini a società che di fatto sono di proprietà dei partiti politici. Il concetto del controllo in house è praticamente inesistente e le violazione di legge sono talmente evidenti tali da rendere il settore una sorta di Far West del rapporto tra politica e cittadini. Basta vedere dove le aggregazioni le hanno fatte, come in Brianza, dove il Presidente si è aumentato lo stipendio in probabile violazione di legge e dove la priorità è una campagna di comunicazione nemmeno si dovesse promuovere un prodotto in regime di concorrenza. Cap Holding ha aspirazione di natura egemonica che concretizza con la rete di impresa Water Alliance, con l’obiettivo di ulteriori aggregazioni per diventare la mega mono utility “too big to fall” sempre più lontana dai cittadini e vicino alla Borsa. Che dire di una società che emette un prestito obbligazionario in terra irlandese? Quando trasferiranno la sede sociale in Lussemburgo? Nella terra di A2A acqua fa più utili del gas e quindi è la gallina dalle uova d’oro. E chi la molla? Nelle province lariane ci si azzuffa per tentare aggregazioni che rispondono ad esigenze del capitale e non a quelle dei cittadini. Con continui errori come il più recente nel comasco circa la valutazione dei conferimenti. L’acqua dei cittadini è gestita tramite azienda speciale con regole costruite sulla partecipazione e non per il profitto. In cui siano salvaguardate le esigenze locali come quelle delle comunità montane. Le ottimizzazioni e le economie di scale si possono fare su aspetti strategici ma occorre salvaguardare la partecipazione popolare e il relativo controllo tramite strutture a misura di cittadino e non su modelli capitalistici. All’acqua della società pubblica dei partiti preferiamo l’acqua del sindaco gestita tramite azienda speciale. Siamo vicini al Sindaco di Limone del Garda in questa battaglia per la difesa dell’acqua pubblica concludono i consiglieri regionali pentastellati Marco Fumagalli, Ferdinando Alberti e Raffaele Erba.