La nostra Costituzione nata dalla Resistenza compie oggi settant’anni. Qualcuno la voleva modificare, ma per fortuna ha prevalso il buon senso e il coraggio dei parlamentari del Movimento 5 Stelle che hanno scongiurato la modifica dell’art. 138 della Costituzione che ha poi permesso il vittorioso referendum del 04 dicembre 2016.
Il problema della nostra Costituzione non è che è troppo vecchia ed è da cambiare, ma che dovrebbe essere attuata.
Le leggi di iniziativa parlamentare sono pochissime perché l’esecutivo controllato dai partiti ha svuotato il potere del Parlamento e le leggi sono quasi sempre di iniziativa governativa. I regolamenti parlamentari avrebbero potuto favorire le prerogative dei parlamentari, ma sono stati scritti apposta per bloccare il Parlamento. Per non parlare delle leggi di iniziativa popolare che mai vengono prese in considerazione. Il problema del bicameralismo perfetto è un falso problema. Il vero problema è che si è avuto paura di assegnare al Parlamento il proprio ruolo perché si è preferito lasciare il potere nella mani di pochi che hanno operato nell’ombra. Così per settant’anni abbiamo avuto una pseudo-democrazia in cui i poteri dello Stato venivano deviati, le stragi di Stato non sono mai state punite, i referendum mai attuati e qualcuno trattava perfino con la Mafia. La massoneria e la P2 hanno agito indisturbate fino ad avere eletto parlamentari con leggi incostituzionali. Oggi ci ritroviamo istituzioni pesantemente infiltrate e controllate dalla criminalità organizzata. Questo non è un problema della Costituzione ma di come è stata attuata da coloro che hanno il potere.
A settant’anni dalla nascita cerchiamo di dare un futuro alla nostra Carta Costituzionale mandando in Parlamento persone che la vogliono difendere e non boicottare.
Un ringraziamento ai 12 parlamentari del Movimento 5 Stelle che il 6 settembre 2013 sono saliti sul tetto della Camera per difendere l’art. 138 della Costituzione.