A questo punto è necessario che l’Amministrazione comunale faccia piena chiarezza sulla vicenda rendendo edotta la cittadinanza delle questioni legate all’arbitrato, sulla questione dei risarcimenti e circa l’esecuzione dell’attuale contratto. Non bastano di certo un paio di paginette ma occorre qualcosa di più preciso.
Qualora si dovesse andare a gara per il nuovo appalto il rischio è che finisca come in CEM Ambiente. Qui la gara l’ha vinta la Sangalli e AMSA ha impugnato l’aggiudicazione. Insomma si rischia di avere un contenzioso che determinerebbe la proroga dell’attuale contratto..
In qualsiasi caso una sconfitta per i cittadini che continuerebbero a pagare la TARI più alta della Provincia. Ma cosa possono i fare i poveri contribuenti monzesi?
La legge dà la possibilità ai cittadini in una situazione di questo genere di intraprendere un’azione popolare. Lo prevede l’art. 9 del TUEL che recita “1. Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune e alla provincia.
2. Il giudice ordina l’integrazione del contraddittorio nei confronti del comune ovvero della provincia. In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l’azione o il ricorso, salvo che l’ente costituendosi abbia aderito alle azioni e ai ricorsi promossi dall’elettore.
Mi farò promotore dell’azione popolare per la nullità del contratto stipulato e ancora in vigore. La nullità infatti può essere fatta valere da chiunque via abbia interesse, in ogni stato e grado del giudizio e senza limiti di tempo. Con l’azione di nullità il giudice accerta e liquida il compenso dovuto in base alle normali condizioni di mercato. Che non sono quelle di una gara gare d’appalto in cui partecipano solo una ristretta cerchia di aziende (di solito due AMSA e Sangalli), poco interessate a sensibili ribassi sui prezzi, ma quelle dei servizi svolti in proprio con aziende in house che è il metodo maggiormente applicato di affidamento per questa tipologia di servizi ed in particolare in Brianza.
E’ evidente che la questione è di rilevante importanza e varca i confini monzesi. Mi auguro che la politica sappia trovare il modo per evitare l’azione popolare e si muova da subito per trovare una soluzione che diminuisca di almeno il 20 / 30 % la TARI a Monza.
Non è solo per recuperare soldi che andranno a ridurre le tasse della TARI dei monzesi, ma anche per voltare pagina e indicare la linea della fermezza contro ogni tipo di malaffare.
Oggi più che mai è necessario isolare qualsiasi debolezza o errore nel trattare i fatti di corruzione.